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Coinvolgere prima di comunicare: il ruolo degli stakeholder nella costruzione dei progetti

In molti progetti pubblici, culturali o ad impatto sociale, si tende ancora a considerare la comunicazione come un passaggio finale. Qualcosa da attivare una volta concluso tutto. Ma c’è un errore di fondo: gli stakeholder non sono destinatari del messaggio, sono parte del processo. Coinvolgerli in modo strategico, fin dalle fasi iniziali, può fare la differenza tra un progetto che resta sulla carta e uno che genera impatto reale.

Non basta “raccontare dopo”

Quando la comunicazione arriva dopo, diventa spesso una cronaca: il progetto è già stato scritto, deciso, attuato. Il racconto rischia di essere autoreferenziale, percepito come un obbligo, non come una conversazione. Coinvolgere i pubblici prima, invece, significa costruire relazioni, ascolto e fiducia. Significa passare da un'informazione unilaterale a un dialogo che crea valore condiviso.

Stakeholder mapping e comunicazione: due fasi da integrare

Fare comunicazione senza mappare gli stakeholder è come parlare senza sapere a chi. Ogni progetto ha pubblici diversi: beneficiari diretti, comunità territoriali, enti di riferimento, operatori coinvolti. La mappatura non è un passaggio a parte: è la base per costruire contenuti che parlino davvero alle persone giuste, con il tono e il linguaggio adeguati.

Quando coinvolgere: non solo all’inizio, ma nei momenti chiave

Hai mai pensato che comunicare troppo tardi possa vanificare mesi di lavoro? Il coinvolgimento non è un evento, è un processo. Ci sono fasi progettuali strategiche in cui attivare i pubblici può fare la differenza: nella scrittura del progetto, nella validazione dei bisogni, nella co-progettazione delle attività, nel monitoraggio e nella restituzione dei risultati.

Co-progettazione e comunicazione partecipativa: metodi che funzionano

Ascolto attivo, interviste, laboratori di co-design, tavoli di confronto, walkabout narrativi. Sono pratiche sempre più diffuse nei progetti che puntano al reale coinvolgimento. La comunicazione partecipativa non si limita a restituire informazioni: costruisce una narrazione condivisa, capace di attivare energie e riconoscimento nei territori.

Cosa si ottiene quando si comunica con (e non solo per) gli stakeholder

  • Maggiore consenso e fiducia pubblica
  • Contenuti più rilevanti e aderenti al contesto
  • Partecipazione attiva e relazioni durature
  • Comunicazione più autentica e credibile

Per chi costruisce impatto, il momento giusto è adesso

Comunicare significa progettare insieme, non solo raccontare alla fine. E chi lavora nel pubblico, nella cultura, nel sociale lo sa: l’efficacia nasce quando il progetto prende forma con e attraverso le persone.

MOOV Comunicazione affianca enti, fondazioni e organizzazioni in percorsi di comunicazione integrata, partendo dal contesto e dai pubblici. Perché la fiducia non si comunica: si costruisce.