La differenza tra “essere chiari” ed “essere prevedibili” nella comunicazione istituzionale
Nella comunicazione pubblica, “essere chiari” è spesso considerato un principio intoccabile. E giustamente: chiarezza significa accessibilità, trasparenza, rispetto del destinatario. Ma quando il desiderio di essere comprensibili si traduce in messaggi piatti, prevedibili e impersonali, qualcosa non funziona più. Troppo spesso la chiarezza diventa sinonimo di linguaggio neutro, ripetitivo, privo di identità. Il risultato? Una comunicazione che non lascia traccia, non coinvolge, non viene ricordata. In un contesto dove la concorrenza informativa è alta, anche per le PA e gli enti pubblici diventa fondamentale distinguere tra l’essere chiari e l’essere banali.